SARVAM

MALVENUTI ALLA S.A.R.V.A.M.DI VITERBO

Reports: Notizie dal fronte

Reports dei primi giorni in S.A.R.V.A.M. generati in random mode da coloro che ne sono usciti indenni! Sono state raccolti storie e racconti personali.Un po` alla volta compariranno....ce ne sono di belle! C u on the NExT!

- Primo giorno (Anonimo Allievo): - Visite mediche : - Vestizione :

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Primo Giorno

"Indescrivibile � il disagio al quale si va incontro il primo giorno di naja. Entrato dal portone principale, mi sono lasciato alle spalle la guardiola con dentro due coglioni del corso prima del mio che se la menavano come due colonnelli, sghignazzando.Non potevo saperlo prima, ovviamente, e loro ne hanno approfittato, continuando ad intimorirmi coi loro sguardi. Salgo sul pullmann, dopo essere stato ammassato nel piazzale dell'alzabandiera assieme ad altri pi� spaesati di me. Non ci si guarda in faccia, fa brutto. E' iniziato l`inferno. Si passa dentro l'hangar dove viene fatto il riconoscimento e la perquisizione del bagaglio.Che cagata, ho fatto passare un serramanico portafortuna. Vengono quindi formati degli pseudo-plotoni, sotto strilla e grida di altri 3/4 coglioni istruttori che avranno si e no 3 mesi di corso in piu del mio. Si inizia da subito a marciare; scoordinati e fuori tempo ci incamminiamo verso le compagnie dove alloggeremo per i prossimi 50 giorni......se tutto va male. E' sera, sistemo la roba civile nell'armadietto scassato, mi assicuro che sia chiuso in qualche modo e mi butto in branda col magone.Cazzo! Il lucchetto, me lo sono dimenticato...e mi addormento di botto con tutta la mia stanchezza accumulata le ultime due notti da civile.
Mi sento spaesato, fuori dal tempo, addormentato e rincoglionito dalla prima levataccia delle 5,30.SVEGLIAAA!! E' ORAAAA!! SVEGLIAAA!
Ancora non ho realizzato, non sto capendo nulla di ci� che mi sta accadendo attorno, polvere, copri materassi stracciati, mura e soffiti sfondati.Che tristezza! Mi alzo di corsa, non so se fare prima sto cazzo di cubo che mi hanno insegnato i miei istruttori la sera prima o la barba. Perdo i primi 10 minuti per decidere, me ne restano altri 5, mi devo troppo muovere! Una corsa inutile, certo, me ne rendo conto pi� avanti, per ora seguo il ritmo degli altri, percossi dalle voci dei graduati. Sbarbato, tagliato e vestito ancora con gli abiti civili mi implotono di fronte alla compagnia. Fa freddo, ma devo stare immobile come gli altri.Passa un quarto d'ora.
Arriva uno strano individuo, piccolo, brutto...ma coi gradi. Sembra un robottino da come si muove, mi viene da ridere, ma cerco di contenermi, sono nelle prime file. Gli altri dietro commentano e gi� parte la prima serie di insulti e ammonimenti. Tutti zitti, fermi. Alzo gli occhi al cielo...
"(...discorso iniziale di benvenuto in sarvam....)"
Dietro-front! Avanti-masscc! Iniziano le code.... siamo 5 plotoni x 90 allievi x 2 nuove compagnie...tutti ammassati fra le 6,30 e le 7,30 per fare colazione. Sono gli istruttori a decidere i turni di ingresso, non riescono mai a coordinarsi e rimaniamo al feddo fuori immobili fra un att-tenti e rip-oso. Finalmente in mensa, dopo un'ulteriore coda per prendere i vassoi; latte-caff� o the, merendina, pane e marmellata: 'na merda, ma sto morendo di fame e ingurgito senza troppi pensieri. Altra coda per posare i vassoi, � la morte, non ci credo...sono qu� da nemmeno 24 ore e impazzisco. Mi rendo conto che forse � utile, imparo a stare con gli altri nel gruppo. Dopo il 4� napoletano piu anziano che mi passa davanti ritorno in me: tutte cagate!
Si rientra in compagnia, battendo passi e fermandoci ogni 3 minuti perch� fa fico secondo l'istruttore. E quando ci passa? Sembra voler dire. Iniziano le fasi di compilazione di moduli, foglie e fogliettini. I giorni successivi quelle di addestramento, ci comunicano, con veri e propri orari scolasici. Come battere il passo, come stare sugli attenti, il saluto, i gradi e le zone accessibili e non della base, gli orari di igresso e di uscita, ci� che si pu�, non e si deve fare. Vorrei ricordare di non indicare assolutamente che si fuma erba, che si ha il certificato elettorale, ma di specificare che si � specialisti di qualsiasi disciplina; inventatevene una al momento se avete fantasia.
E' gi� orario di pranzo, suona l'adunata alle 12,05. Ci implotoniamo alla bell' e meglio di nuovo e cerchiamo di capire se entriamo prima o dopo degli altri. Ho 'na fame della madonna e il nostro istruttore non si fa mettere troppo sotto dagli altri: primi! Evvai!
Code, code, code e di nuovo code....
Finiamo la prima giornata di lezioni alle 16...si entra in compagnia alle 16,30. Per mezz'ora rimango abbandonato a me stesso su un muretto fuori al freddo e con un po' di sfiga sotto la pioggia. Finalmente si entra in camerata, ma non ho la forza psicologica di farmi una doccia; penso: tanto, piu nella merda di cos�... Non posso infatti ancora usufruire della libera uscita, non ho n� divisa, n� tesserino. Mi ripiglio, cerco di farmi forza e esco alle 18, orario in cui � assolutamente vietato stare nelle camerate e fino alle 22,15 giro come un matto nella base, stando attento a non sconfinare in zone off-limits che ci hanno imposto, delimitate da strisce azzurre dipinte lungo i marciapiedi. Rischierei di farmi sparare addosso dalle ronde. Ci vado vicino, pensando alla mia solita sfiga: entro nel vialetto della casa del colonnello, capo della base e mi sento strillare dietro di allontanarmi...azz scusate, non me ne sono accorto...e mi volatilizzo intimorito. Mi sposto quindi in una zona non ancora visitata in questo stramaledetto villaggio turistico. E' la sala truppa, dove c'� una tv a muro. Stanno guardando quel pirla di Papi...se avessi un sasso glie lo tirerei addosso...
Ormai � l'ora del rientro, come prima giornata non c'� male.....davvero, tenendo conto che avrei potuto essere impallinato da due ronde e che avrei potuto rimanere congelato per strada. Ultima fila per entrare in compagnia, stringo i denti e salgo con un po' di pazienza in camerata. Con 20 minuti di ritardo gli istruttori fanno il controappello e ci fiondiamo sotto le coperte con un tonfo secco."
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Visite Mediche

"Passato in qualke modo indenne i primi tre giorni, arriva il nostro turno per le visite mediche. Come ormai di consuetudine, ci implotoniamo e ci muoviamo verso l'infermeria dove ci attendono i "cattivi". Ci avevano avvisato di non farli assolutamente inkazzare. Non pensavo per� di trovarmi davanti due neo-laureati iniettati di odio nei nostri confronti! Ma che gli avevano fatto?! Ci guardiamo fra noi un po' sorpresi. Ormai ci conosciamo bene tutti, o quasi. Gridando riescono ad allinearci in fila per uno sotto la tettoia del pronto soccorso; emettevano degli acuti cos� alti che mi hanno fatto pensare che li avessero castrati da 5 minuti! Al primo verso emesso, ci siamo girati verso il maresciallo che ci seguiva a distanza, forse perch� ormai sapeva a cosa saremmo andati incontro. Era abbastanza sorpreso anche lui, ma che ci poteva fare se il suo grado � inferiore al loro? Continuando a solfeggiarci i coglioni fra acuti e strilli degni di Pavarotti, i due pervertiti ci fanno spogliare e allineare nel corridoio interno, dove si era creata una corrente d'aria gelida. Infreddoliti entriamo in coppia nella stanza delle visite; ci girano, rigirano scrutandoci palle e orecchie. Qualkuno riesce a fissarli neglio okki, esprimendo tacitamente tutto il proprio disprezzo. E' l'unica soddisfazione che possiamo permetterci. I due tacciono in questi brevi istanti, cambiando discorsi di scherno o chiedendo all'allievo di informarli su eventuali terapie mediche che si stanno seguendo. Terminata la visita con molta calma ci rivestiamo, stacchiamo i cellulari dalle poche prese a muro presenti negli spogliatoi e ritorniamo sotto la tettoia. Sta piovendo che Dio al manda e i graduati ci lasciano al coperto.....che bravi......" [Torna su]

Vestizione

"Finalmente arriva il giorno pi� aspettato di tutti i primi. E' il momento di cambiarsi gli ormai sporchi, fracichi e puzzolenti vestiti civili. Ci consegnano le mimetiche e le divise, wow!, ma che figata!, quasi quasi preferisco un colpo in bocca! A ritmo di pa�ss-ss� e cadenza arriviamo sgolati al magazzino (saranno si e no 200metri di distanza). C'� il sole, che bello, ci scaldiamo. Passa un'ora e ancora dello specialista della vestizione (leggi anche magazziniere) manco l'ombra. Il sole picchietta, fa caldo, vorremmo stare in piedi all'ombra, piuttosto che prenderci un'insolazione per poi invece stare a letto un giorno. Nient'.....rimaniamo l�. Qualcuno chiede di andare a bere. Risposta secca: NO! Riusciamo quindi ad entrare. Con rapidit� terroristica ci ritroviamo con una mimetica di quattro taglie pi� grosse e un paio di anfibi di cartone in mano. Alcuni pi� fortunati hanno le fibbie. Dicono che siano i migliori. Passiamo attraverso un corridoio di allievi pi� anziani di noi che ci chiedono sigarette e ci domandano da dove veniamo. Se gli sei simpatico ti danno l'attrezzatura migliore, altrimenti cercano di intimorirti facendo la voce grossa. Simpatici, davvero. Si passa al piano superiore. Che figata 'sta giostra!
Allineati e sugli attenti aspettiamo l'arrivo del Papa. Ci rendiamo subito conto che non � davvero il Santo padre, ma il cazzone di cui alcune righe sopra che pensa di essere Valentino. Ci assegna in modo del tutto arbitrario e privo di analisi fisico/logica le drop, giacca e pantalone. Le proviamo, ma non ci sono tutte le taglie. Alcuni cercano di spiegare con molta calma che non � possibile andare in giro con tre maglioni e due camice sotto la giacca per riempirla. Nessuna risposta ottenuta. Mi sento troppo una merda...pure mal vestito!" [Torna su]

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